12.18.2013

Riconoscimento professionale

Si mobilitano i futuri manager culturali dell'ateneo federiciano




Napoli. Venerdì 20 dicembre gli studenti del CdlM in Organizzazione e Gestione del patrimonio culturale e ambientale incontreranno gli Onn. Gallo, Paolucci e Scotto (di Ivana Vacca)

Tema caldo, quello del riconoscimento delle professioni culturali. Dopo la mobilitazione degli archeologi comincia a delinearsi anche quella dei manager della cultura. Venerdì 20 dicembre alle ore 9.00 presso l’aula LI sita in via Mezzocannone 16 dell'Università Federico II, si svolgerà un incontro pubblico organizzato dagli studenti del Corso di Laurea Magistrale in "Organizzazione e Gestione del patrimonio culturale e ambientale" con gli Onn. Luigi Gallo (Commissione Cultura, Scienza e Istruzione - M5S), Massimo Paolucci (Commissione Trasporti e Telecomunicazioni - PD) e Arturo Scotto (Commissione Affari Esteri e Comunitari - SEL).

L’incontro verterà sull’atteso riconoscimento della classe di laurea in Scienze economiche per l’ambiente e la cultura (LS-83 e LM-76) nei futuri bandi di concorso del MIBACT dai quali - eccezion fatta per il recente bando “500 giovani per la cultura” - i laureati in tale settore sono ancora per lo più esclusi. Altro tasto dolente oggetto di dibattito sarà il mancato accesso al procedimento di selezione del Tirocinio Formativo Attivo per la preparazione all’insegnamento.

Il dibattito si svolgerà alla presenza dei docenti del corso di laurea e vedrà alternarsi gli interventi dei rappresentanti istituzionali alle proposte degli studenti, al fine di una riflessione critica a più voci per ottenere un impegno concreto nel vedersi riconosciuta la classe di laurea LM-76 che ad oggi non è contemplata né nei concorsi indetti dal MIBACT né in quelli del MIUR.

L’incontro appare essere un primo passo verso l’apertura di un ulteriore dibattito: quello sul riconoscimento professionale, un provvedimento necessario se si vuole garantire una connessione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro. Ad oggi, infatti, i manager culturali non sono tutelati sotto il profilo normativo e sono stati esclusi anche dalla proposta di legge n. 362, presentata alla Camera dei Deputati dagli onorevoli Ghizzoni, Madia e Orfini il 20 marzo scorso, la quale contempla tra i professionisti culturali i soli archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, storici dell’arte e antropologi esperti di diagnostica applicata ai beni culturali.

Se negli ultimi anni del Novecento la figura del manager culturale si affacciava timidamente all’interno del panorama delle professioni culturali, oggi è ben specificata e consolidata. Risultato di una formazione trasversale e multidisciplinare in cui studi di tipo tecnico e umanistico (storico, artistico, archeologico, bibliotecario etc..) si sono integrati ad insegnamenti capaci di fornire competenze economiche, gestionali, giuridiche, oltre che una preparazione collegata al marketing e alla progettazione. Una figura professionale che opera nel settore culturale attraverso una visione unitaria superando la dicotomia tra teoria e prassi, ancora oggi alla base di molti esempi di cattiva gestione e causa si svilimento del patrimonio culturale italiano rispetto a quello di altri paesi.

E se è vero che oggi il sistema produttivo culturale rappresenta un valore aggiunto vantando un moltiplicatore pari a 1,7 – come emerge dal Rapporto 2013 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere – è anche vero che il settore necessita di metodologie di gestione specificatamente adeguate al proprio ambito, di specifiche capacità di networking e di opportuni piani di valorizzazione e comunicazione.

Oggi la scarsa integrazione di coloro che a ciò sono formati rispetto alle opportunità che potrebbe offrire il mondo di riferimento mostra quanto quella del loro riconoscimento sia una questione non più rinviabile.

11.25.2013

Liuteria 13
Rosario Esposito presenta i seminari della sua Bottega

Rosario Esposito è uno dei pochi, se non l'unico Liutaio della Penisola Sorrentina
che si è formato in una classica scuola di liuteria.
Si è diplomato alla "Civica Scuola di Liuteria" di Milano 
con indirizzo in "Costruzione e Ricostruzione Storica di Strumenti a Pizzico".
La sua formazione è frutto di una curiosità nata da piccolo, […] nel voler capire da dove nascono quelle vibrazioni da cui scaturiscono sensazioni che ti fanno viaggiare col corpo e colla mente, verso emozioni sempre diverse […]
I suoi studi, che hanno toccato la chimica, la fisica, la storia e il disegno, lo hanno formato come Liutaio professionista che non si ferma alla semplice costruzione pratica di uno strumento musicale, ma nello studiare anche il metodo di costruzione per periodo storico, percorso filologico, prassi esecutiva,
metodi che possono cambiare per le diverse e singole esigenze dei musicisti.
Dopo diversi progetti di formazione presso scuole di ogni ordine e grado, con il fine di far conoscere un mestiere antico, promuovendo nuovi stimoli per i ragazzi, con l'ausilio dell'Associazione "Alma Migrante"
Rosario Esposito propone due seminari nella sua bottega denominata "Liuteria 13"
sita in via Cristoforo Colombo 78/B a Meta di Sorrento (Na).
Il primo seminario è incentrato sullo strumento: consiste in un incontro di mezza giornata per apprendere la manutenzione, il settaggio e il check-up di chitarre e bassi elettrici con cambio corde,
pulitura e altri diversi accorgimenti del proprio strumento (se si vuole portare il proprio strumento musicale, 
altrimenti è possibile usufruire di strumenti in dotazione della bottega "Liuteria 13"),
spiegando la costruzione di tali strumenti, dei metodi e dei legni utilizzati.
Il secondo seminario verte sulla lucidatura a tampone con gommalacca: consiste in due incontri
(divisi in due giorni, per dare il tempo alla gommalacca di asciugarsi) dove si  spiegherà teoricamente e praticamente
la tecnica di questa verniciatura molto antica realizzata a gommalacca con l'applicazione di un tampone,
utilizzata sia da ebanisti e restauratori che nella liuteria per le qualità acustiche che rende allo strumento
ma anche per il fattore estetico che conferisce al legno rivitalizzando le sue venature.
Per qualsiasi informazione contattare la bottega "Liuteria 13" sia su facebook che sul proprio sito oppure
l'Associazione "Alma Migrante" via mail o su facebook.
Aniello Esposito



11.04.2013

L'Argilla

Corso di Argilla base

(gentile concessione dell'immagine di Pino Zurlo)

Loro sono due persone che si sono incontrate "per Caso"
alla ricerca di un percorso artistico/culturale che le completa l'un l'altra.
Elisabetta Surico, proveniente da un percorso ed una formazione artistica,
passando per un periodo di produzione di arte presepiale e
Gaia Gargiulo, formatasi come restauratrice, laureanda in archeologia
con esperienze sul campo in siti archeologici come Pompei,
possono definirsi complementari per le competenze artistico/artigianali da un lato ed
umanistiche dall'altro.
Insieme hanno creato un corso di Argilla & Archeologia,
finalizzato alla realizzazione di proprie creazioni in terracotta,
partendo dalla raccolta e setacciatura della terra
anche per riavvicinare le persone alla natura.
Volutamente vengono utilizzati utensili naturali per rieducare adulti e bambini
al lavoro e al contatto che avevano i nostri avi colla natura e con questa materia,
con una ricerca storica sulle tecniche e utilizzi della ceramica.
Il discorso naturalistico di tale corso non sottovaluta l'aspetto terapeutico che ha l'argilla,
organizzando fanghi in riva al mare…davvero da non perdere!


10.10.2013

NATURA E DINTORNI
Dalla Natura....le Spezie...


Le spezie, considerate da sempre essenze magiche, derivano da alcune varietà  di piante aromatiche, perlopiù tropicali,
delle quali vengono utilizzate parti diverse a seconda del tipo di spezia che si vuole ottenere: 
i fiori, i semi, la corteccia, le foglie, i minuscoli frutti; queste parti, una volta essiccate, possono essere usate intere o ridotte in polvere. 
Fin dai tempi più antichi sono state utilizzate per molteplici usi sacri e religiosi; nella cosmesi e nella profumeria così come nelle arti amatorie;
per le virtù terapeutiche hanno trovato largo utilizzo in farmacologia e medicina come lenitivi curativi e soprattutto come prevenzione;
che dire poi della cucina...per secoli sono state le protagoniste nell'arte culinaria, capaci di arricchire i piatti più semplici 
con profumi e sapori esotici... inoltre hanno la capacità di rallentare la decomposizione dei cibi,
infatti venivano usate per conservarli più a lungo e coprire gli odori più forti.
Per secoli le spezie hanno segnato i confini tra Oriente e Occidente, venendo scambiate come merci preziose e pagate a peso d'oro...
notori i commerci tramite una via di traffico e di scambio chiamata ancora oggi Via delle Spezie.
L’Italia fu al centro del commercio delle spezie, prima con l’Impero romano e poi con le Repubbliche Marinare, in particolare con Venezia.
I viaggi di Marco Polo o di Colombo ebbero anche lo scopo di prendere contatti diretti coi produttori di spezie,
cosa che riuscì perfettamente al portoghese Vasco de Gama, che raggiunse per primo nel 1498 le coste dell’India,
facendo così acquisire il monopolio delle spezie a Lisbona.
La cucina italiana, dall’ottocento in poi, ha gradualmente sostituito l’uso delle spezie con quello delle erbe aromatiche (utilizzate fresche e decisamente meno care ), per poi arrivare ai giorni nostri, dove la velocità dei trasporti ci consente di avere anche spezie fresche sulla tavola e
ciò ci permette di utilizzare indistintamente i vari aromi e fondere così le diverse tradizioni culinarie.
Allo scopo di mantenere inalterate le virtù benefiche e l’aroma che le contraddistingue,
occorre ricordare che le spezie sono molto sensibili alla luce, al calore e all'umidità, per cui è meglio conservarle in luoghi bui, 
asciutti e lontano da fonti di calore, per esempio in una dispensa.
In secondo luogo, è necessario fare attenzione alla data di scadenza, contenuta in genere sulla confezione,
di solito le spezie possono essere consumate nell’arco di un anno.
Prima del consumo, è bene valutare il colore, la consistenza ed il sapore.
Il contenitore in cui conservare meglio le spezie è preferibilmente in vetro, a chiusura ermetica ed opaco.
C’è un piccolo trucco per capire se le spezie sono state ben conservate:
basta strofinare una piccola quantità di prodotto tra le mani, se non resta alcuna traccia dell’aroma, 
significa che la spezia ha perso le sue proprietà, quindi è bene non usarla.
Le spezie sono al centro di molte leggende per le loro infinite caratteristiche e virtù, che vengono tramandate fin dai tempi antichi:
la curcuma veniva usata per conservare i cibi, ed era considerata la spezia della fortuna,
da spargere sulla fronte dei neonati in segno di buon auspicio e da strofinare lungo gli orli dei sari nuziali;
la cannella era capace di procurare amici e di allontanare i nemici;
lo zenzero era considerato la spezia della saggezza e del coraggio;
il seme di coriandolo aiutava a fare chiarezza...
Tonia D'Onofrio





9.27.2013

Premio Salvatore Di Giacomo 2013
Maestro Tullio De Piscopo e Avv. Nino Cuomo

Cerimonia di premiazione della rassegna "Salvatore Di Giacomo". 
Premio consegnato al Maestro Tullio De Piscopo e all' Avvocato Nino Cuomo il 3 Agosto 2013 a S. Agata sui Due Golfi.
Ad Antonino Cuomo per la sua poliedrica attività di promotore culturale e di studioso.
Ricercatore appassionato di storia locale, autore di saggi ed attento custode della memoria storica.
Osservatore puntuale della cultura partenopea che tanto appassionò Salvatore Di Giacomo.
Nino Cuomo, che fino all'anno scorso era seduto dall'altra parte delle premiazioni,
essendo un fondatore del Premio "Salvatore Di Giacomo", ha promesso che continuerà a sostenerlo
<<perché la cultura è l'unica arma colla quale si può giungere al cuore e alle menti delle persone>>.
Colla capacità di irrompere pesantemente nella scena musicale popolare,
di confrontarsi con i grandi della musica classica e il profondo legame con questa terra a Tullio De Piscopo,
dal cuore popolare di Napoli, alle ribalte internazionali;
attraverso la sua arte ha elevato le percussioni a elemento distintivo nei diversi generi musicali.
Cantore ed interprete dei ritmi e dello spirito partenopeo,
degno erede di quella tradizione napoletana tanto cara a Salvatore Di Giacomo.
I premiati hanno ricevuto un opera in bassorilievo molto pregevole dell'artista Raffaele Mellino
unitamente alla riproduzione di alcuni acquerelli che riproducono le bellezze di Massa Lubrense
dell'artista Anna Russo e una serie di pubblicazioni dedicate all'area marina protetta della Punta Campanella.
Hanno consegnato i Premi il Sindaco Dott. Leone Gargiulo e il Presidente della Pro Loco S. Agata sui Due Golfi Giovanni Esposito.
Sono intervenuti l'assessore Donato Iaccarino, monsignor Antonino Persico parroco di Capo di Sorrento e
il declamatore Giulio Iaccarino che ci ha deliziato colla lettura delle poesie "A' Capemonte", "Avite mai leggiuto"ed "Era de Maggio".
Aniello Esposito






9.13.2013

Larry Franco trio
Progetto "Cole e Nicola"


Concerti della "Stella Vesuviana" e del trio di Larry Franco, premiato al Surrentum Eventi 2013 
per la chiusura del festival "Piano Jazz…e dintorni" in Villa Fondi de Sangro a Piano di Sorrento il primo Settembre 2013


La serata ha avuto inizio con musiche e balli della tradizione vesuviana con tammorre,castagnette,chitarra battente e fisarmonica con forte influenze folk-jazz con l'aiuto di strumenti come sax soprano e chitarre folk.
Stella Vesuviana ha suonato brani tipici della musica popolare nostrana, pugliese e calabrese con un pubblico
che tipicamente segue le feste di musica popolare, arricchendo la serata con balli tradizionali.
La location iniziale è stata la parte interna della villa e poi c'è stato lo spostamento, con musica al seguito,
sulla terrazza con panorama mozzafiato a picco sul mare che bagna il Golfo di Napoli.
Antonino Esposito ha presentato, in compagnia della Dott.ssa Elisabetta Ricca e con l'intervento
del Sindaco di Piano di Sorrento Prof. Giovanni Ruggiero, il trio di Larry Franco ed ha consegnato
il Premio "Surrentum Eventi 2013"per il perfetto trinomio creatosi tra pubblico - artista - luogo.
Il progetto di Larry Franco è stato un omaggio a Nat King Cole e al suo conterraneo Nicola Arigliano,
due nomi che non hanno bisogno di presentazioni, lontani geograficamente ma molto vicini musicalmente e professionalmente, leader della musica leggera e jazz italiana ed americana 
all'insegna dello swing suonato negli anni straordinari del Night Club.
Trio davvero molto affiatato con Frankie Lorenz (Larry Franco così amichevolmente chiamato 
da Nicola Arigliano col quale ha suonato), Ilario de Marinis (il simpaticone della serata) col suo "legnoso"
contrabbasso e Guido Di Leone polistrumentista che ha eseguito divinamente brani colla chitarra e batteria.
Larry Franco ha deliziato la sua musica con spirito vivace, coinvolgendo il pubblico che ha avuto la fortuna di conoscerlo.

E' stata la serata di chiusura di questo meritevole festival che ci ha regalato un evento piacevole e di un elevato stampo culturale.
Sperando ci siano in futuro tali indimenticabili ed originali manifestazioni ringraziamo il Direttore Artistico Antonino Esposito,
la Promozione Artisti con Giuseppe Prudente, l'Associazione A.T.S., l'amministrazione comunale di Piano d Sorrento per la location e
il service audio-luci Caputo Tecno Sound con i suoi tecnici
Aniello Esposito





9.08.2013

Piano Jazz…e dintorni
Stefano Travaglini 4th



Concerto del "Travaglini 4th" tenutosi il 31.08 e mostra fotografica retrospettiva "Luci dal Suono"
per la terza edizione "Piano Jazz…e dintorni"etichettato dal "Penisola Sorrentina Jazz Festival", a Villa Fondi

Uno dei partecipanti di questo festival è stato il quartetto che porta il nome del contrabbassista Stefano Travaglini.
Attivo da diversi anni nell'ambito jazzistico, nonchè compositore di diversi brani ha creato il progetto 
"Meglio Domani".
Tutti i brani sono originali, per lo più di Travaglini, ma anche del sassofonista Stefano Bedetti
del pianista Emilio Marinelli, arricchiti dalle improvvisazioni del batterista Christian Capiozzo,
che ha reinterpretato le melodie, con forte espressività, in chiave percussionistica.
Il genere è all'insegna del funky con influenze hard bop e latin jazz.
L'evento musicale è stato accompagnato dalla mostra retrospettiva "Luci dal Suono".
Con innumerevoli foto e diversi video ha regalato momenti vissuti da artisti di fama nazionale ed internazionale
nei backstage e sui palchi di diversi concerti.
Per questo evento proposto al pubblico gratuitamente si ringrazia la direzione artistica di Antonino Esposito, la promozione artisti di Giuseppe Prudente, l'aiuto finanziario dell'Associazione A.T.S. e del Comune di Piano di Sorrento
che hanno inoltre permesso la realizzazione in una location così suggestiva come quella di Villa Fondi de Sangro,
sperando che rimanga di dominio pubblico.
Un grazie va anche all'aiuto tecnico del service audio-luci Caputo Tecno Sound.
Aniello Esposito



9.03.2013

Ciccarelli in "Concerto Musicale Speranza"


Connubio tra tradizioni bandistiche, popolari e gastronomiche



Serata all'insegna della musica nostrana con tradizioni bandistiche e popolari, coronata dall'evento gastronomico "Il Miracolo dei Pesci" tenutasi alla marina di Praia - Praiano, giovedì 29 Agosto 2013


Il maestro Pino Ciccarelli, sassofonista e clarinettista, ha ideato un progetto musicale che rielabora,
in chiave talvolta jazz, le melodie bandistiche, 
accompagnato dai maestri Massimo Capocotta -fisarmonicista- e Antonio Di Somma -trombone-
Maestri, a ragione, fieri di aver portato alla partecipazione di tale progetto i propri allievi molto giovani e 
non per questo meno bravi, con un organico -trombe, sassofoni e clarinetto- che ricorda le big band jazz e 
non meno degno di un'ottima banda folkloristica/popolare.
La musica di Ciccarelli è stata contornata dalla tradizione musicale popolare campana -tammurriate- e
pugliese -pizziche- che con organetto, tammorra e voce ha deliziato il pubblico, 
rendendolo partecipe, con balli tipici.
Anche i bambini e meno grandi son stati rapiti da artisti di strada e giocolieri che 
hanno riempito il ricordo di tale serata con trampolieri e giochi con clave, palline, catene e diablo.
E per rendere la serata ancora più "appetitosa" è stato possibile gustare i tipici piatti della zona quali 
i "tubettoni con fagioli e cozze", "pasta con le seppie" e una ricca grigliata con pesce freschissimo 
accompagnati da un buon vino bianco locale.


La festa è riuscita anche grazie all'organizzazione delle navette con Positano messe a disposizione dal Comune,
alla partecipazione del Forum dei Giovani e Associazione Pelagos, 
alla direzione artistica di Emidio Ausiello ed aiuto tecnico del service audio/luci Caputo Tecno Sound
                                                                                                                                           Aniello Esposito


8.27.2013

M'Barka Ben Taleb
Un ponte sul mediterraneo

In una Praiano suggestiva abbiamo assaporato la cultura mediorientale.
All'insegna della musica si è tenuto un concerto con sonorità arabesche, strumenti orientali ed un'artista Tunisina.
Lei è Mbarka Ben Taleb, venuta a Napoli diversi anni fa con l'idea di fondere 
la musica napoletana con quella araba - a quanto pare ben riuscita.
Donna vulcanica sul palco, coinvolgente col pubblico e sensibile ai problemi delle popolazioni povere.
Mbarka Ben Taleb Ensemble ha sonorità fortemente orientali, con la presenza di strumenti come 
la darbuka -percussione- e l'oud -liuto simile alla mandola- e musica piena di scale bizantina e minore pentatonica.


Ad accompagnarla sul palcoscenico c'erano Giosi Cincotti -tastiere e fisarmonica- ,
Arcangelo Caso -violoncello ed oud- , Michele Maione -percussioni-
Ringraziamo per questo incontro Emidio Ausiello, l'organizzatore del 10° "Festival della Tradizione" di Praiano e al service audio-luci Caputo Tecno Sound.
La riuscita è dovuta anche alla cordialità e disponibilità della gente del posto che ci ha offerto una locazione davvero suggestiva -p.zza S Luca con belvedere su Positano e Amalfi-
alla inaspettata magia che ci ha accompagnati e alle riflessioni che ci ha regalate.
                                                                                                                               Aniello Esposito