10.10.2013

NATURA E DINTORNI
Dalla Natura....le Spezie...


Le spezie, considerate da sempre essenze magiche, derivano da alcune varietà  di piante aromatiche, perlopiù tropicali,
delle quali vengono utilizzate parti diverse a seconda del tipo di spezia che si vuole ottenere: 
i fiori, i semi, la corteccia, le foglie, i minuscoli frutti; queste parti, una volta essiccate, possono essere usate intere o ridotte in polvere. 
Fin dai tempi più antichi sono state utilizzate per molteplici usi sacri e religiosi; nella cosmesi e nella profumeria così come nelle arti amatorie;
per le virtù terapeutiche hanno trovato largo utilizzo in farmacologia e medicina come lenitivi curativi e soprattutto come prevenzione;
che dire poi della cucina...per secoli sono state le protagoniste nell'arte culinaria, capaci di arricchire i piatti più semplici 
con profumi e sapori esotici... inoltre hanno la capacità di rallentare la decomposizione dei cibi,
infatti venivano usate per conservarli più a lungo e coprire gli odori più forti.
Per secoli le spezie hanno segnato i confini tra Oriente e Occidente, venendo scambiate come merci preziose e pagate a peso d'oro...
notori i commerci tramite una via di traffico e di scambio chiamata ancora oggi Via delle Spezie.
L’Italia fu al centro del commercio delle spezie, prima con l’Impero romano e poi con le Repubbliche Marinare, in particolare con Venezia.
I viaggi di Marco Polo o di Colombo ebbero anche lo scopo di prendere contatti diretti coi produttori di spezie,
cosa che riuscì perfettamente al portoghese Vasco de Gama, che raggiunse per primo nel 1498 le coste dell’India,
facendo così acquisire il monopolio delle spezie a Lisbona.
La cucina italiana, dall’ottocento in poi, ha gradualmente sostituito l’uso delle spezie con quello delle erbe aromatiche (utilizzate fresche e decisamente meno care ), per poi arrivare ai giorni nostri, dove la velocità dei trasporti ci consente di avere anche spezie fresche sulla tavola e
ciò ci permette di utilizzare indistintamente i vari aromi e fondere così le diverse tradizioni culinarie.
Allo scopo di mantenere inalterate le virtù benefiche e l’aroma che le contraddistingue,
occorre ricordare che le spezie sono molto sensibili alla luce, al calore e all'umidità, per cui è meglio conservarle in luoghi bui, 
asciutti e lontano da fonti di calore, per esempio in una dispensa.
In secondo luogo, è necessario fare attenzione alla data di scadenza, contenuta in genere sulla confezione,
di solito le spezie possono essere consumate nell’arco di un anno.
Prima del consumo, è bene valutare il colore, la consistenza ed il sapore.
Il contenitore in cui conservare meglio le spezie è preferibilmente in vetro, a chiusura ermetica ed opaco.
C’è un piccolo trucco per capire se le spezie sono state ben conservate:
basta strofinare una piccola quantità di prodotto tra le mani, se non resta alcuna traccia dell’aroma, 
significa che la spezia ha perso le sue proprietà, quindi è bene non usarla.
Le spezie sono al centro di molte leggende per le loro infinite caratteristiche e virtù, che vengono tramandate fin dai tempi antichi:
la curcuma veniva usata per conservare i cibi, ed era considerata la spezia della fortuna,
da spargere sulla fronte dei neonati in segno di buon auspicio e da strofinare lungo gli orli dei sari nuziali;
la cannella era capace di procurare amici e di allontanare i nemici;
lo zenzero era considerato la spezia della saggezza e del coraggio;
il seme di coriandolo aiutava a fare chiarezza...
Tonia D'Onofrio